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Le catacombe non sono un fenomeno esclusivo dell’Italia. Esistono importanti siti di sepoltura sotterranei in diversi paesi, soprattutto nelle aree influenzate dall’Impero Romano e dal cristianesimo primitivo. Molto sono di epoca paleocristiana, ma molte altre sono di epoche molto più recenti che rispondono a diverse esigenze socio-culturali o religiose. Altre non sono nemmeno cimiteri.
Europa
Numerose catacombe sono presenti in vari paesi europei come la Francia, la Spagna, Germania, Grecia, Malta o Ungheria, anche se non tutte rispondono al concetto ‘classico’ di ‘catacomba’, ossia ‘sotterranea’ e ‘cimitero’. Fra le più famose citeremo quelle di Parigi, quelle di di San Paolo (Rabat, Malta) e quelle di Odessa. Una menzione speciale merita il cimitero paleocristiano di Tarragona (Spagna), la necropoli paleocristiana più importante dell’Europa Occidentale (III – V secolo).
Catacombe di Parigi (Francia)
Risalgono al XVIII secolo, quando Parigi affrontava una grave crisi sanitaria a causa del sovraffollamento dei cimiteri. Si decise di trasferire le ossa nelle antiche gallerie sotterranee ricavate da cave di pietra di epoca romana, a venti metri di profondità. Contengono i resti di circa sei milioni di persone. Anche se vengono chiamate ‘catacombe’ si tratta sostanzialmente di un enorme ossario. Oggi, si estendono per circa 280 chilometri sotto la città, ma solo una piccola parte è accessibile al pubblico. All’interno, i teschi e le ossa sono disposti artisticamente lungo le pareti. Le ossa sono etichettate con le date e i nomi dei cimiteri di origine. Inoltre troviamo iscrizioni, monumenti e cappelle sotterranee, alcune delle quali decorate con antiche incisioni. Nonostante l’accesso regolamentato, visitatori clandestini si addentrano continuamente nei tunnel chiusi al pubblico, scoprendo spazi nascosti come sale di concerti, gallerie d’arte improvvisate e persino cantine di vini dimenticate, costituendo delle attuali sfide di conservazione. Furono utilizzate anche durante la Seconda Guerra Mondiale sia dalla Resistenza che dalle forze tedesche occupanti. Sono le seconde piú grandi del mondo dopo quelle di Odessa. Visitabili con accesso limitato, rappresentano una delle attrazioni piú popolari della città.
Catacombe di San Paolo (Rabat, Malta)
Il complesso delle Catacombe di San Paolo è uno dei primi insediamenti della cristianità in Occidente e costituisce una delle principali testimonianze del periodo paleocristiano a Malta. Sebbene siano associate all’epoca romana, le catacombe sono state usate sia prima, probabilmente sin dal periodo punico, che molto dopo. Furono usate da cristiani, pagani ed ebrei, e sono divise tra loro in tre aree. Costituiscono il più grande complesso di sepoltura sotterraneo di Malta e testimoniano l’importanza dell’isola nell’antichità. Diverse sono le tipologie di sepoltura, essendo le piú frequenti de cosiddette tombe a baldacchino. Contengono affreschi, iscrizioni e banchi in pietra per i banchetti funebri (refrigerium). Lungo i corridoi e nelle camere sono ancora visibili le decorazioni dell’epoca, tra cui illustrazioni realizzate con vernice rossa. Ci sono poi incisioni all’esterno di alcune camere che si ritiene fossero sepolture familiari. Ospitano un gran numero di cripte per i più dei 2000 m² della loro estensione. Nel 1200 circa, durante la ricristianizzazione dell’isola, parte del sito è stato adibito a santuario cristiano decorato con dei dipinti alle pareti. Nel 1894, le catacombe sono state oggetto di un intervento di ripulitura e di studio. Sono visitabili.
Catacombe di Odessa (Ucraina)
Con un labirinto di gallerie di circa 2.500 kilometri, su tre livelli per un’altezza di circa 30 metri, sono le piú estese del mondo. Sono nate come cave di estrazione di pietra calcarea, non come cimitero, ma in alcuni momenti servirono come luoghi di sepoltura, per nascondere i cadaveri dei prigionieri partigiani sovietici uccisi dai tedeschi, come rifugi o basi partigiane durante la Seconda Guerra Mondiale e, piú recentemente, come rifugio antiatomico della recente guerra fredda. Durante la Seconda Guerra Mondiale, quando i sovietici furono costretti ad abbandonare la città, lasciarono decine di gruppi armati nascosti sotto il suolo della stessa. Quest’esercito sotterraneo si dedicava al sabotaggio e allo spionaggio dei nazisti. Ed ancora, alcuni di questi spazi sono stati organizzati come dormitori, ospedale di guerra o angoli “ricreativi” per i guerriglieri dell’Asse. Ma furono usate anche da contrabbandisti, criminali, massoni e da eccentrici. Anche se la pietra si estraeva da tempi immemorabili, in un’epoca ancora non determinata, la loro maggiore espansione è del secolo XVII e ancora di più nel XIX, quando si estrassero i grandi blocchi per costruire la città. Non sono ancora state del tutto esplorate e continuamente si scoprono nuovi cunicoli o un deposito di armi. Anche se l’accesso è consentito solo con una guida, perché avventurarsi da solo è molto pericoloso, molti dilettanti ‘speleologi’ entrano in questo labirinto e si perdono, perché ci sono centinaia di ingressi conosciuti, alcuni dei quali non custoditi. Circolano molte storie di persone che non ne sono piú uscite.
Resto del mondo
Quanto al resto del mondo, in Africa ne abbiamo in Egitto (El-Bagawat e Kom el-Shuqafa, Alessandria), Tunisia (Susa) o in Libia (Sirte); nel Medio Oriente in Crimea (Kerch), Israele (Bet Shearim), queste ultime dichiarate patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, o in Turchia (diversi luoghi). In America Latina, quelle di Lima (Perù, Monastero di San Francesco). Negli Stati Uniti a Washington, sotto il Monastero Francescano della Terra Santa in America, abbiamo delle catacombe, costruite in cemento nel XX secolo, fatte ad imitazione delle catacombe cristiane dei primi secoli con il fine di mostrare come erano a coloro che non possono viaggiare. Conservano lo scheletro di un bambino che una leggenda vuole fosse un martire del II secolo, giunto dalle catacombe di San Callisto di Roma. Tutte meritano speciale menzione, ma daremo alcuni cenni solo su alcune di queste: Kom el-Shuqafa (Egitto), Derinkuyu (Turchia) e Lima (Perù).
Catacombe di Kom el-Shuqafa (Alessandria, Egitto)
Un tesoro di arte egizia, greca e romana, con sculture e tombe ipogee del II secolo d.C., rappresenta una sintesi unica dei panteon grecoromani e di quello egizio, dimostrando un sincretismo culturale vissuto nella regione con le successive dominazioni culturali. Quindi troviamo una serie di tombe, statue e oggetti del culto funerario faraonico con influenza ellenistica e romana, come per esempio un straordinaria rappresentazione del dio Anubis, con la testa di sciacallo, vestito come un soldato romano, con lancia, scudo e corazza. Riscoperte accidentalmente a metà del ‘900 nella località chiamata ‘la collina dei cocci’ da cui prendono il nome, rappresentano uno dei più importanti siti archeologici egiziani di epoca romana e la necropoli greco-romana piú grande dell’Egitto. I suoi oltre 30 m di profondità si articolano in tre livelli. L’accesso è possibile grazie a una scala che scende a spirale intorno al pozzo centrale, nel quale venivano calati i corpi mummificati dei defunti, e che dava accesso alle tombe, scavate nella roccia, e a un triclinium dove si tenevano i banchetti per i funerali o commemorazione dei defunti. Le tombe piú lussuose avevano nicchie con i sarcofagi, decorate con bassorilievi e pitture di gusto sincretistico. È probabile que inizialmente fossero scavate per essere adibite a mausoleo di una sola famiglia, ma poi si espansero per ospitare tombe di numerosi altri individui. Visitabili.
Catacombe di Derinkuyu (Cappadocia, Turchia)
Più che di catacombe, si tratta di una vera e propria città sotterranea, la piú grande del mondo. Ma non è l’unica in Cappadocia. Ne esistevano circa 200, 36 scoperte, ed erano collegate fra di loro. Risale niente di meno che all’epoca degli hittiti (circa 1.400 a.C circa), amplilata posteriormente dai frigi (sec. VIII a.C.) e dai persiani (VI sec. a.C), ed era utlizzata come rifugio contro le incursioni di popoli nemici. Però la sua maggiore estensione avvenne durante l’impero bizantino fra l’VIII ed il XII sec. d.C., quando fu utlizzata come rifugio contro le invasioni arabe. Ha una profondità di 85 metri su 8 livelli. Le decine di gallerie non hanno nessuna luce naturale. Gli abitanti di questa città sotterranea furono capaci di costruire sotto terra tutto il necessario per sovravvivere per lunghi periodi senza bisogno di dover uscire. Potrebbe aver ospitato circa 20.000 persone, così come il bestiame e gli attrezzi per la sopravvivenza. In essa si possono trovare spazi destinati a chiese, stalle, refettori, scuole, negozi, cucine, impianti per la spremitura dell’uva e delle olive… Tutti i vani erano comunicati medianti gallerie, passaggi, scale… Ed esistono aperture di areazione che comunicano con la superficie, cosí come diversi pozzi di acqua potabile. Nonostante la grandissima estensione di questa città sotterranea, la sua scoperta fu relativamente recente (1963) e dovuta al caso. Gli accessi che comunicavano con la superficie potevano essere bloccati con pesanti ruote di pietra per impedirne l’entrata. La città non venne più usata dopo la Prima Guerra Mondiale e la nascita della Repubblica Turca. Attualmente sono visitabili solo i primi 4 livelli

Catacombe del Monastero di San Francesco (Lima, Perù)
Si trovano sotto le fondamenta del magnifico monastero di San Francesco. Sono di epoca coloniale XVI-XIX sec. e si tratta di un vasto reticolo di gallerie, camere funerarie e fosse comuni con resti di circa 25.000 persone. Costituiscono una delle maggiori attrazioni di Lima, testimonianza della sepoltura conventuale coloniale. Questo cimitero venne utilizzato fino all’inizio del XIX secolo come uno dei principali luoghi di sepoltura per i fedeli della capitale peruviana. In molte sale le ossa sono state disposte in forme geometriche, quasi decorative: cerchi, spirali e motivi simmetrici che colpiscono per la loro macabra armonia, probabilmente frutto di un restauro del XX secolo. Queste sepolture erano riservate in particolare ai membri della comunità religiosa e ai fedeli che desideravano essere sepolti in terra consacrata. Le catacombe furono progettate anche con funzione antisismica: le gallerie e le fosse contribuivano a stabilizzare l’edificio soprastante. Secondo la tradizione, esistevano cunicoli sotterranei che collegavano il monastero ad altri edifici del centro storico di Lima, come il Palazzo del Governo o il Tribunale. Sono visitabili
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