Misura solo 7 cm, è d’oro, si trova nel British Museum, ed è considerato un capolavoro dell’arte greco-buddhista del Gandhara.
Questo piccolo reliquiario, di inestimabile valore, risale al I secolo d.C. e non solo è importante in se stesso come esempio meglio conservato dell’oreficeria dell’India antica, ma anche perché riporta una delle immagini di Buddha più antiche che si conoscono nella zona del Gandhara.
Fu trovato nel 1834 dall’archeologo Charles Masson nello stupa nº 2 di Bimaran, nei pressi di Jalalabad, attuale Afganistan orientale, nell’antico Gandhara. Insieme al reliquiario furono trovate 4 monete del re indoscita Azes II, però attribuite al re indoscita Kharahostes o a suo figlio Mujatria che le fece coniare con il nome di Azes, che hanno contribuito alla datazione dell’oggetto.
Le sue dimensioni sono: 7 cm di altezza x 6,7 di diametro ed è realizzato completamente in oro e decorato con granati. Viene rappresentato il Buddha circondato dalle divinità indù Brahma e Indra, e da bodhisattva. E’ una successione di due gruppi identici: Braham- Buddha-Indra, e i due bodhisattva. In totale otto figure in alto rilievo, sbalzate. Le divinità indù hanno lo sguardo e la posizione rivolte verso il Buddha. La base dell’oggetto è decorata con la rappresentazione di un fiore di loto con otto petali che ne occupa tutta la superficie. Queste rappresentazioni hanno una forte influenza dell’arte ellenistica, come dimostrano la posizione dei soggetti in contrapposto, le vesti di tipo greco, ed altri particolari. I soggetti sono rappresentati sotto archi appuntiti, denominati caitya, che riposano su pilastri. Lo spazio esterno fra gli archi è occupato da un hansa, parola sanscrita che identifica un’anatra indiana, ed è considerato come un uccello sacro, oltre ad essere utilizzato come simbolo decorativo.
Questo reliquario, purtroppo trovato senza il coperchio, era contenuto in un vaso di steatite, con inscrizioni che indicavano che conteneva alcune reliquie di Buddha che però non furono identificate quando il vaso fu trovato nel secolo XIX. Furono invece trovate quattro monete, come già accennato sopra, alcune perle e pietre preziose e semipreziose. Inizialmente, le reliquie che potevano contenere questo tipo di reliquiari erano resti fisici (per esempio ossa) dello stesso Buddha o dei suoi discepoli più importanti. Più tardi potevano essere di ogni genere, per esempio frammenti di vestiti di qualche sacerdote importante, pietre preziose o altro.

Nell’arte del Gandhara, il Buddha del reliquiario di Bimaran è considerato come la prima immagine conosciuta del Buddha. La regione del Gandhara (nord dell’attuale Pakistan e est dell’Afganistan) fu un importante punto d’incontro di varie influenze artistiche, fra le quali la nascita di una scuola greco-buddhista. Vari secoli dopo la spedizione di Carlo Magno nel Gandhara, nel 327 a.C., l’influenza dell’arte greca e romana continuava ad essere importante. Molte sculture rivelano una mescolanza di stili orientali e occidentali. Ma questo sincretismo non si limitava solo al campo artistico, ma anche a quello religioso, come dimostra questo reliquiario nel quale importanti divinità induiste sono rappresentate insieme a Buddha, probabilmente interagendo o pregando insieme.
E’ la più antica immagine databile di Buddha sotto forma umana e la più grande. Prima di questo il Buddha era rappresentato sotto forma simbolica, come le impronte dei piedi o un trono con un parasole. Il buddhismo nacque intorno al VI-V secolo a.C. ma arrivò nella zona del Gandhara verso la metà del III a.C. dalla valle del Gange dove predicò il Buddha e da dove cominciarono a essere costruiti i primi stupa e monasteri.
Per il valore intrinseco, storico, artistico e religioso questo reliquiario è considerato uno degli oggetti più importanti del British Museum, e senza dubbio dell’arte universale.
Un piccolo immenso capolavoro.
Proprio cosí.
Beh, posso consigliartene uno? Al mio paese (Castelbolognese) c’è uno dei reliquiari più belli, completi e misconosciuti in Italia:
https://www.castelbolognese.org/edifici-e-monumenti/chiese/chiesa-di-san-francesco/reliquiario-san-francesco/
Grazie per il suggerimento. A volte ci sono cose fantastiche e sconosciute dove meno te l’aspetti. Lo leggerò con molto interesse. Buona domenica.