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La nueva prótesis de San Juan Bautista                                                  Puedes leer este artículo en español abriendo este enlace
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San Giovanni Battista, la voce che grida nel deserto, il profeta precursore di Cristo, colui che lo battezzò, ha indubbiamente un posto di primo piano nell’agiografia cristiana essendo uno dei santi con maggiore devozione popolare.

Erodiade lo voleva morto perché era stufa di tutto quello che Giovanni Battista andava a dire in giro su di lei, cose peraltro del tutto veridiche: che era un’adultera, che essendo cugina di Erode Antipa s’era prima sposata con il suo fratellastro Filippo che poi ripudiò. Erode, a sua volta, aveva ripudiato la sua prima moglie per sposarsi con Erodiade. Tutto questo contravveniva le leggi ebraiche che proibivano questo tipo di unioni.

Giovanni Battista era prigioniero nella fortezza di Macheronte, nei pressi del Monte Nebo, ma Erode non si decideva a farlo uccidere per timore delle reazioni popolari. Così Erodiade ricorse a Salomè, frutto dei suo primo matrimonio, e quindi anche nipote di Erode Antipa. Ballò così bene che Erode le promise di esaudirle qualsiasi suo desiderio. E così Salomè, consigliata da sua madre, chiese la testa di Giovanni Battista, che ipso facto le fu presentata su un vassoio.

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Il resto del corpo di Giovanni Battista fu posteriormente bruciato, ma la comunità cristiana riuscì a recuperare la famosa testa, che con l’andar del tempo aveva il potere di moltiplicarsi. Sono diversi, infatti, le chiese ed i monasteri del mondo che assicurano di avere la testa di questo santo, ma ancora di più quelli che assicurano di averne la mandibola, una ventina.

Una testa di San Giovanni Battista, ritenuta quella autentica, è venerata a Roma fin dal secolo XII, ed è esposta in una cappella laterale, con entrata indipendente in Via del Gambero, nella chiesa di San Silvestro in Capite. Per secoli questa testa è stata esposta alla devozione popolare senza nessun ornamento, e senza la sua famosa mandibola. Era dentro un semplice cubo di vetro, su fondo rosso, sotto il quale una grande targa recitava “Caput Sti. Joannis Baptistae Praecursoris Domini”.

Però ultimamente, non piu di un anno fa, qualcuno ha pensato giustamente che visto che nessun possessore di mandibole di San Giovanni Battista sarebbe stato disposto a privarsene per poter completare questo cranio (la mandibola più vicina e più famosa- il ‘Sacro Mento’- si trova a Viterbo), ed esistendo oggigiorno avanzatissime tecniche di chirugia protesica anche in campo maxillo-facciale, era finalmente arrivato il momento in cui il nostro santo avrebbe riavuto la sua mandibola.

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Dopo l’intervento e con mandibola nuova di zecca, dorata e splendente, il cranio è stato incoronato ed introdotto in un nuovo e lussuoso reliquiario, a maggior devozione popolare, e riportato nella sua cappella di sempre. Adesso, siccome l’operazione è recente, la nuova mandibola brilla. Poi con il tempo perderà la sua attuale lucentezza e potrebbe diventare poco a poco dello stesso colore scuro del cranio, a meno che ogni tanto qualcuno non gli dia una lucidatina.