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Tras las huellas de los apóstoles: las reliquias de San Mateo Puedes leer este artículo en español abriendo este enlace
Matteo, chiamato anche Levi e autore del Vangelo omonimo, era esattore delle tasse di Erode Antipa, e quindi dei romani. Gli esattori erano anche chiamati pubblicani (esattori del publicum). Era per questo motivo odiato dai farisei. Figlio di Alfeo, viveva a Cafarnao. Quando Gesù gli disse di seguirlo, si liberò di tutti i suoi beni e lo seguì. Non si hanno molte notizie sulla vita di questo personaggio. Predicò prima in Palestina e poi in altri paesi dell’Asia Minore e Centrale, soprattutto in Etiopia, non quella africana, ma quella che si trovava al Sud del Mar Caspio (Colchide-Ponto Eussino). La tradizione gli attribuisce la conversione del re di questo paese, Egippo, e della sua famiglia, avvenuta dopo aver fatto risorgere miracolosamente la figlia Ifigenia. Questa, dopo essersi fatta battezzare si consacrò al Signore. Però dopo la morte del re il trono fu usurpato da suo fratello Itarco che volle a tutti i costi sposare Ifigenia e chiese a Matteo di convincerla. Ma Matteo gli disse che Ifigenia era già consacrata al Signore con parole che incollerirono il re che quindi ordinò la sua morte. Ifigenia fece costruire una chiesa in onore dell’apostolo.