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Anno santo, Caravaca de la Cruz, Cruz de Caravaca, Giubileo, lignum crucis, pellegrinaggi, Reliquie, Santo Toribio de Liébana, Toribio di Astorga, Vera Croce
Il 2017 è l’anno in cui due località spagnole, Caravaca de la Cruz (Murcia) e Santo Toribio de Liébana (Camaleño, Cantabria) celebrano il loro giubileo.
Il privilegio di celebrare un anno santo è condiviso con altre cinque sedi: Roma, Gerusalemme, Santiago de Compostela (Spagna), Urda (Toledo, Spagna) e, molto recentemente, Valencia (Spagna). I giubilei, o anni santi, possono essere ‘ordinari’, celebrati ad intervalli regolari (ed in perpetuum) e straordinari, celebrati per commemorare circostanze speciali. Quello di Roma si celebra ogni 25 anni, quello di Santiago de Compostela, quando la festa di San Giacomo il maggiore, ossia il 25 luglio, coincide con la domenica. Quello di Santo Toribio de Liébana quando il 16 aprile, festa di Santo Toribio, è domenica. Quello di Caravaca ogni 7 anni (il primo è stato nel 2003), quello di Urda quando il 29 settembre (festa del Cristo della Mancha) è domenica (il primo è stato nel 1996) e quello di Valencia ogni 5 anni, a partire dal 2014.
Caravaca de la Cruz
L’anno santo di Caravaca de la Cruz viene celebrato in onore della Santa Croce di Caravaca, che contiene un frammento del Lignum crucis. La presenza di questa reliquia in questo luogo risale al XIII secolo. Nel 1981 venne concesso un anno giubilare straordinario in occasione del 750º anniversario dell’apparizione della Vera Croce a Caravaca e se ne celebrò un altro nel 1996. Il 9 gennaio 1998 fu quando la Santa Sede concesse a Caravaca il privilegio di celebrare un giubileo in perpetuum ed il primo ebbe luogo nel 2003. La reliquia è contenuta in un reliquiario-stauroteca a forma di croce patriarcale, ossia con due bracci orizzontali, di ridotte dimensioni: 7 e 10 centimetri i due bracci e 17 di altezza.
La croce appartenne al vescovo Roberto, primo patriarca di Gerusalemme dopo la riconquista della città ai musulmani (prima crociata 1099). Nella sesta crociata (1228-1229) un vescovo successore di Roberto era in possesso della reliquia, e tre anni più tardi, il 3 maggio del 1232, la reliquia era ‘miracolosamente’ a Caravaca. Secondo la tradizione, ce la portarono due angeli, che a volte vengono rappresentati insieme alla croce.
Era il tempo della taifa1 di Murcia. Fu portato a Caravaca un gruppo di prigionieri cristiani e venne chiesto al sacerdote Ginés Pérez Chirinos, che si trovava fra di loro, quale fosse il suo mestiere. Quando questi rispose che era quello di celebrare la messa, il re volle fargliela celebrare per curiosità. Il sacerdote disse che aveva bisogno di un crocifisso e così apparsero due angeli che trasportarono un reliquiario con il lignum crucis e lo posarono sull’improvvisato altare. Il re allora, vedendo tale prodigio, si convertì.
Questo territorio, qualche anno più tardi, fu conquistato dal re cristiano Fernando III ‘il Santo’ e la croce servì da talismano contro ulteriori attacchi musulmani.
Nel 1934 la croce fu trafugata. I ladri rubarono solo le assicelle del lignum crucis lasciando il reliquiario. Non si riuscì mai a scoprire l’autore del furto né venne ritrovata la reliquia per cui, dopo la Guerra Civile Spagnola Pio XII, nel 1945, fece dono a Caravaca di due nuovi piccoli frammenti del lignum crucis.
Anche se il giubileo si celebra tutto l’anno, i festeggiamenti a Caravaca, in onore della Santa Croce, avvengono (come tutti gli anni) dall’1 al 5 maggio e sono stati dichiarati di interesse turistico internazionale. Infatti, oltre agli atti religiosi, ci sono molte altre attrazioni, tipo la lotta fra mori e cristiani (grande messa in scena con fastosi costumi), i cavalli del vino (corse di cavalli specialmente adornati per l’occasione con dei bellissimi paramenti ricamati), parate, concorsi gastronomici, ecc.
Santo Toribio de Liébana
Quest’anno si celebra il 73º Anno Santo Giubilare Lebaniego nel Monastero di Santo Toribio de Liébana. Venne concesso per la prima volta nel 1512 da Giulio II perché in questo luogo è conservato, secondo i monaci di questo monastero, il frammento più grande della Vera Croce che esiste al mondo. Il prossimo 16 aprile ci sarà la solenne apertura della Porta del Perdono del monastero lebaniego. Questo luogo è tradizionalmente da secoli frequentato da molti pellegrini, non solo per i poteri miracolosi attribuiti alle spoglie di Santo Toribio e la presenza del lignum crucis, ma anche perché è molto vicino a uno dei ‘Cammini di Santiago’, quello chiamato ‘Camino del Norte’.
La reliquia della Vera Croce fu portata in Spagna dal vescovo Toribio di Astorga (402-476). Era custode delle reliquie di Cristo a Gerusalemme e portò la reliquia ad Astorga, essendo poi successivamente traslata a Liébana per metterla in salvo dai musulmani (secolo VIII). Da questo momento in poi il luogo divenne meta di pellegrinaggi.
Dovrebbe trattarsi di un frammento del braccio sinistro della croce di Cristo. Sono due assicelle disposte a forma di croce ed è visibile il foro lasciato dal chiodo. Da questa reliquia durante i secoli vennero asportate delle piccole parti per pagare alcuni favori, cosa abbastanza comune nel Medioevo. Per questo motivo, per evitare ulteriori riduzioni della reliquia, nel 1679 fecero fare una stauroteca d’argento dorato, disponendo il frammento a forma di croce (quindi dividendola in due parti), dalla quale non se ne asportò più nessun frammento. Ufficialmente le misure sono: 635 mm l’assicella verticale, 393 quella orizzontale, con uno spessore di 39 mm. L’esame del legno realizzato nel 1958 dall’Istituto di Scienze Forestali di Madrid determinò che appartiene al Cupressus sempervirens (o cipresso comune) presente anche in Palestina, la cui datazione risalirebbe al I secolo.
Secondo le misure ufficiali il volume di questa reliquia sarebbe di 850.000 mm3. Ma secondo M. Hesemann2 è solo di 220.000 mm3. Il volume dichiarato dai monaci è basato sul fatto che il reliquiario, di 63,5 cm di altezza, sarebbe occupato dalla reliquia fino al bordo. Però da un’ispezione realizzata nel 2000 ha dimostrato che la reliquia ha una larghezza di 30 mm e uno spessore di 10. La lunghezza è di circa 740 mm. Inoltre, la reliquia è divisa in due frammenti. Quindi non sarebbe il frammento più grande di quelli attualmente esistenti3.
Santo Toribio de Liébana è in un luogo paradisiaco, specialmente per gli amanti della natura e della montagna. Ed anche il mare non è lontano. E chi volesse guadagnare un’indulgenza plenaria, ossia il perdono di tutti i peccati, prima di godersi le bellezze del posto, quando arriverà a questo monastero, evidentemente durante un anno santo, dovrà: recitare il Padre Nostro, il Credo ed una preghiera per il papa; confessarsi; ed assistere alla messa del pellegrino.
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1) Le taife erano piccoli stati musulmani che sorsero nella penisola iberica dopo la dissoluzione del califfato di Cordoba (sec. XI). – 2) Hesemann. Testimoni del Golgota. Le reliquie della passione di Gesù. Roma 2003 – 3) Vedi anche il mio articolo su questo blog ‘Quanto pezzi o frammenti della Vera Croce esistono al mondo?
Sempre interessanti le tue precise informazioni.
Ciao.
Nicola
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Certo la precisionemillimetrica per tutelare il proprio tesoro la dice lunga sulla gestione e sul valore immenso delle reliquie!
ah ah ah!!!! proprio così!!
Domani evidenzio da me questo tuo ricco apporto dove molti spunti di riflessione si possono cogliere, sai…
L’ha ribloggato su Alchimiee ha commentato:
Ho in mente di presentarvi un archietetio caro ai Savoia a tal punto da creare per loro Stupinigi, la Venaria e la basilica di Superga.
Ma ho bisogno di tempo per fare un montaggio a regola d’arte.
Pertanto, se non avete mai sentito parlare dei cavalli del vino di Caravaca de la Cruz in Murcia o delle taife, rimediate leggendovi questo importante apporto di Nicoletta.
A presto
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