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Archivi tag: lignum crucis

Caravaca de la Cruz e Santo Toribio de Liébana: due giubilei in uno stesso anno

06 lunedì Mar 2017

Posted by Nicoletta De Matthaeis in Pellegrinaggi

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Tag

Anno santo, Caravaca de la Cruz, Cruz de Caravaca, Giubileo, lignum crucis, pellegrinaggi, Reliquie, Santo Toribio de Liébana, Toribio di Astorga, Vera Croce

La Croce di Caravaca

Il 2017 è l’anno in cui due località spagnole, Caravaca de la Cruz (Murcia) e Santo Toribio de Liébana (Camaleño, Cantabria) celebrano il loro giubileo.

Il privilegio di celebrare un anno santo è condiviso con altre cinque sedi: Roma, Gerusalemme, Santiago de Compostela (Spagna), Urda (Toledo, Spagna) e, molto recentemente, Valencia (Spagna). I giubilei, o anni santi, possono essere ‘ordinari’, celebrati ad intervalli regolari (ed in perpetuum) e straordinari, celebrati per commemorare circostanze speciali. Quello di Roma si celebra ogni 25 anni, quello di Santiago de Compostela, quando la festa di San Giacomo il maggiore, ossia il 25 luglio, coincide con la domenica. Quello di Santo Toribio de Liébana quando il 16 aprile, festa di Santo Toribio, è domenica. Quello di Caravaca ogni 7 anni (il primo è stato nel 2003), quello di Urda quando il 29 settembre (festa del Cristo della Mancha) è domenica (il primo è stato nel 1996) e quello di Valencia ogni 5 anni, a partire dal 2014.

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¿Qué ha visto Egeria en su peregrinaje?

10 domenica Nov 2013

Posted by Nicoletta De Matthaeis in Artículos en español

≈ 26 commenti

Tag

Abraham, Akbar, Ananías, Anástasis, Éxodo, Belén, calvario, Diario de Viaje, Edessa, Egeria, Eleona, Galicia, Gamurrini, Giannarelli, Golgota, Gomorra, Imbomom, Itinerario, Jerusalén, Jesé, Job, Jordán, lignum crucis, literatura, Mar Rojo, Martyrium, Melquisedec, Moisés, Monte de los Olivos, Monte Nebo, Peregrinaje, piedra ascensión, Santo Sepulcro, Segor, Sodoma, Staurofilakes, Tierra Santa, Triportico

Che cosa ha visto Egeria nel suo pellegrinaggio?                                           Puoi leggere ques’articolo in italiano cliccando qui

Francobollo viaggio EgeriaEgeria, la famosa peregrina en Tierra Santa del siglo IV, una de las primerísimas, dejó un relato de su viaje, un documento de extrema importancia para ubicar los santos lugares, conocer la liturgia jerosolimitana, que después se difundió en Occidente, y muchas otras preciosas informaciones. La ‘Peregrinación’, o diario de viaje, fue hallado en 1884 en Arezzo (Italia), por el jurista Gian Francesco Gamurrini. Pero no el original, sino una copia del siglo XI, desafortunadamente incompleta. Los estudios llevados a cabo en estos últimos años nos dicen que la peregrina Egeria muy probablemente realizó el viaje entre los años 381 y 384 y que fuese una monja, debido al continuo uso de las expresiones ‘dominae venerabiles sorores’, ‘dominae venerabiles’, ‘dominae animae meae’, ‘dominae, lumen deum’… que han llevado a pensar que se dirigiera a sus compañeras/hermanas de convento para las que estaba escribiendo el diario. Otros estudiosos, como Elena Giannarelli, creen que podría haber sido, sin embargo, una viuda. Pero lo cierto es que se trataba de una persona no sólo culta, rica y de alcurnia, sino también con muchos contactos en las altas esferas políticas. De hecho, tenía que tener el dinero suficiente para costearse los tres años de viaje para ella y su séquito; después, disponer de salvaconductos y cartas de recomendación que pudiera presentar a las diferentes autoridades civiles y militares. Era recibida por obispos y funcionarios imperiales y, en los tramos más peligrosos de su recorrido, era escoltada por militares pertenecientes a destacamentos situados en puntos estratégicos. Un viaje de estas características también era posible gracias a la pax romana vigente en la época post-constantiniana. Sabemos que su país de origen estaba en el Occidente europeo, de hecho en su relato menciona el río Ródano comparándolo con el Eufrates. La hipótesis más probable es que procediera de Galicia, en el Noroeste de España. De hecho, en 1984 España emitió el sello de correo conmemorativo ‘XVI centanario del viaje de la monja Egeria al Oriente Bíblico, 381-384’, recordando el décimo sexto centenario del viaje de su compatriota, justo cien años después del hallazgo del famoso ‘Itinerarium’.

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¿Cuántos fragmentos de la Vera Cruz existen en el mundo?

20 lunedì Mag 2013

Posted by Nicoletta De Matthaeis in Artículos en español

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Cruz de Justino, Dimas, estauroteca, fragmentos Vera Cruz, Juan Calvino, lignum crucis, Michael Hesemann, pars crucis bonis latronis, reliquias, reliquias de la pasión, Rohault de Fleury, Roma, San Pedro en Vaticano, Santa Cruz en Jerusalén, Traité des Reliques, Vaticano, Venecia, Vera Cruz

Quanti pezzi o frammenti della Vera Croce esistono al mondo ? Puoi leggere quest’articolo in italiano cliccando qui

16-1-13 - Croce di Giustino

Muchos. Muchísimos. Es difícil encontrar un convento, una basílica u otro lugar de culto que no tenga su fragmento del ‘lignum crucis’, a veces casi microscópico. Tanto es así que frases tipo: ‘¡Si juntáramos todos los trozos de la cruz de Cristo que hay en el mundo, se formarían muchísimas cruces!’ o similares, son bastante normales, de la misma manera que muchos otros lugares comunes. Juan Calvino decía en su obra ‘Traité des reliques’ que si juntásemos todos estos trozos de la cruz podrían formar el cargamento de un barco. ¡Y eso a pesar de que los Evangelios dicen que este cargamento lo transportaba un solo hombre!

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Che cosa ha visto Egeria nel suo pellegrinaggio?

26 martedì Mar 2013

Posted by Nicoletta De Matthaeis in Letteratura

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Abramo, Akbar, Anania, Anástasi, Betlemme, calvario, Diario di Viaggio, Edessa, Egeria, Eleona, Galizia, Gamurrini, Gerusalemme, Gessèn Esodo, Giannarelli, Giobbe, Giordano, Golgota, Gomorra, Imbomom, Itinerario, letteratura, lignum crucis, Mar Rosso, Martyrium, Melchisedec, Monte degli Ulivi, Monte Nebo, Mosè, pellegrinaggio, pietra ascensione, Santo Sepolcro, Segor, Sodoma, Staurofilakes, Terra Santa, Triportico

¿Qué ha visto Egeria en su peregrinaje?                                                    Puedes leer este artículo en español abriendo este enlace

Francobollo viaggio Egeria

Egeria, la famosa pellegrina in Terra Santa del secolo IV, una delle primissime, lasciò un racconto del suo viaggio, un documento di estrema importanza per ubicare i sacri luoghi, conoscere la liturgia gerosolimitana, diffusasi poi in Occidente, e molte altre preziose informazioni. Il pellegrinaggio, o diario di viaggio, fu rinvenuto nel 1884 ad Arezzo, dal giurista Gian Francesco Gamurrini. Non l’originale, ma una copia dell’XI secolo, putroppo incompleta. Gli studi realizzati in questi ultimi anni, ci dicono che la pellegrina Egeria molto probabilmente fece il viaggio fra il 381 ed il 384 e che fosse una monaca, per il continuo uso che fa delle espressioni ‘dominae venerabiles sorores’, ‘dominae venerabiles’, ‘dominae animae meae’, ‘dominae, lumen deum’.. che hanno fatto pensare che si rivolgesse alle sue compagne/sorelle di convento per le quali scriveva il suo diario. Altri studiosi, come Elena Giannarelli, pensano che potesse trattarsi, invece, di una vedova. Però la cosa certa è che si trattava di una persona non solo colta, ricca e di alta estrazione sociale, ma anche con buoni contatti nelle alte sfere politiche. Di fatto, doveva avere il denaro sufficiente per sostenere le spese di tre anni di viaggio per lei ed il suo seguito; poi disporre di salvacondotti e lettere di raccomandazione da presentare alle divese autorità civili e militari. Veniva ricevuta da vescovi e funzionari imperiali e, nei tratti considerati più pericolosi, era scortata da militari appartenenti a distaccamenti situati in punti strategici. Un viaggio di queste caratteristiche era reso anche possibile grazie alla pax romana dell’epoca post-costantiniana. Sappiamo che il suo paese di origine stava nell’Occidente europeo, infatti nel suo racconto menziona il Rodano comparandolo con l’Eufrate. L’ipotesi più probabile è che provenisse dalla Galizia, al Nord-ovest della Spagna. Tant’è così che nel 1984 la Spagna stampò il francobollo commemorativo ‘XVI centanario del viaje de la monja Egeria al Oriente Bíblico, 381-384’, ricordando, appunto, il sedicesimo centenario del viaggio della connazionale, cent’anni dopo il ritrovamento del famoso ‘Itinerarium’.

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Quanti pezzi o frammenti della Vera Croce esistono al mondo?

16 mercoledì Gen 2013

Posted by Nicoletta De Matthaeis in Reliquie

≈ 33 commenti

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Croce di Giustino, Disma, frammenti vera croce, Giovanni Calvino, Hesemann, lignum crucis, pars crucis bonis latronis, passione di Cristo, Reliquie, Rohault de Fleury, Roma, San Pietro, Santa Croce in Gerusalmme, Traité des Reliques, Vaticano, Venezia, Vera Croce

¿Cuántos fragmentos de la Vera Cruz existen en el mundo? Puedes leer este artículo en español abriendo este enlace.

16-1-13 - Croce di Giustino

Molti. Moltissimi. E’ difficile trovare un convento, una basilica o altro luogo sacro che non abbia il suo frammento del lignum crucis, a volte quasi microscopico. Tanto è così che battute tipo: ‘se si mettessero insieme tutti i pezzettini della croce di Cristo sparsi nel mondo, ne verrebbero fuori tantissime croci!’ o altre simili, sono abbastanza diffuse, alla pari che molti altri luoghi comuni. Giovanni Calvino diceva nella sua opera “Traité des reliques” che tutti questi pezzi della croce messi insieme formerebbero da soli l’intero carico di una nave, anche se i Vangeli dicono che questo carico veniva trasportato da un solo uomo!

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