• L’autrice
  • La autora
  • Perché un blog sulle reliquie?
  • ¿Por qué un blog sobre reliquias?
  • Pubblicazioni / Publicaciones
  • Contatta / Contacta

Reliquiosamente

Reliquiosamente

Archivi tag: San Pietro

San Pietro in Puglia

08 domenica Set 2024

Posted by Nicoletta De Matthaeis in Curiosità, Pellegrinaggi

≈ Lascia un commento

Tag

Ara di Minerva, Canale dei Samari, Columna Sancti Petri, Cripta del Redentore, Galatina, La Via Petrina, Manduria, San Pietro, San Pietro in Bevagna, San Pietro Mandurino, Santa Maria ‘de Finibus Terrae’

– Chiesa di San Pietro Mandurino, Manduria. Cripta. Immagine di San Pietro

È facile immaginare la presenza di Pietro a Roma, città dove passò gli ultimi anni della sua vita e dove molteplici luoghi ricordano l’apostolo, aiutati anche dall’abbondante filmografia: la casa di Pudente e quella di Priscilla e Aquila, dove fu ospite; il carcere Mamertino, dove fu imprigionato; la chiesa di San Pietro in Vincoli, dove si conservano le sue catene; l’ager Vaticanus, dove fu crocifisso e dove sorge la basilica a lui dedicata, sede del papato, dove si conservano le sue reliquie, e molti altri posti ancora. Molti dati sulla vita di Pietro a Roma ce li forniscono gli apocrifi gli  “Atti di Pietro” e gli “Atti dei beati apostoli Pietro e Paolo”, scritti nel II secolo, oltre che la tradizione1.

Secondo gli Atti di Pietro il viaggio dell’apostolo a Roma fu motivato dalla preoccupazione da parte della comunità cristiana per lo scompiglio che aveva creato Simon Mago fra i credenti in quella città. Simon Mago, una sorta di falso capo religioso, era già da tempo conosciuto per ammaliare la gente con trucchi di magia e con il quale Pietro si era già scontrato in altre occasioni, perché pretendeva di comprare dagli apostoli il potere di amministrare lo Spirito Santo con la semplice imposizione delle mani2.

E così Pietro, dopo aver fondato la chiesa di Antiochia e aver visitato anche la Cappadocia, l’Asia minore e la Grecia, s’imbarcò a Cesarea con destinazione a Roma. Gli Atti di Pietro dicono che sbarcò a Pozzuoli, ma non vi è alcuna indicazione sulle sue possibili tappe intermedie.

– Cripta del Redentore, Taranto

Però in Puglia esiste da secoli una tradizione secondo la quale Pietro, nel suo viaggio verso Roma, sarebbe sbarcato in questa regione dove avrebbe convertito, battezzato, fondato comunità cristiane, predicato o nominato vescovi. Si basa fondamentalmente sul gran numero di toponimi e luoghi sacri che fanno riferimento a San Pietro così come leggende create su ciascuno di essi e tradizioni popolari legate alle stesse. Questa tradizione è anche rafforzata dal fatto che le antiche rotte marittime che facevano arrivare a Roma persone e merci avevano approdi in molti luoghi della penisola salentina. Tanto è così che intorno al 2010 nacque il progetto denominato ‘La Via Petrina’, per iniziativa della Soc. Coop. Polisviluppo, che ottenne in seguito il sostegno della Regione Puglia. Sostanzialmente si tratta di una mappatura di tutti i luoghi pugliesi che rivendicano il presunto passaggio di Pietro. Non si tratta di dimostrare la storicità delle tradizioni ma di farle conoscere, mettendo anche in valore il patrimonio culturale e naturalistico collegato a questi luoghi. Quindi non è un unico percorso inteso come un pellegrinaggio classico, ma diversi itinerari, ciascuno con le loro particolarità.

– Cripta del Redentore. Fonte d’acqua. Taranto

Molte città vantano lo sbarco dell’apostolo, o il passaggio, il soggiorno o il semplice pernottamento. Citeremo solo i luoghi più importanti essendo coscienti che la lista completa è molto più esaustiva che comprende la quasi totalità della regione.

Cominciamo da Taranto. Secondo la Historia Sancti Petri, testo del IX-X secolo (che attinge anche dalla tradizione e dalla leggenda) Pietro, nel suo viaggio verso la città eterna ai tempi dell’imperatore Claudio (41-54 d.C.), si fermò in questa città, anzi, prima ancora sull’isola antistante, oggi chiamata isola di San Pietro. Pietro, si sarebbe inginocchiato per ringraziare il Signore dopo l’approdo e avrebbe lasciato un’impronta sulla pietra toccata dalle sue ginocchia che successivamente sarebbe stata portata via dai veneziani. In quest’isola Pietro avrebbe evangelizzato e battezzato gli abitanti e nominato vescovi. Successivamente, una volta sbarcato nel porto di Taranto l’apostolo si sarebbe imbattuto in una fonte d’acqua dedicata al dio Sole, Helios, dominata da una colossale statua dello stesso. Pietro con il segno della croce avrebbe fatto crollare la statua. Poi dedicò la fonte a San Giovanni Battista e la utilizzò per battezzare i tarantini. Il luogo è oggi conosciuto come ‘Cripta del Redentore’ un’antica tomba romana trasformata in chiesa durante il medioevo. I marmi dell’antica acropoli greca di Taranto, probabilmente ubicata dove oggi si trova il canale navigabile, sarebbero stati rimpiegati per costruire una chiesa dedicata all’apostolo, San Pietro alla Porta, abbattuta nel XVI secolo dagli spagnoli per ampliare le fortificazioni cittadine. Solo si è salvato il cippo d’altare su cui, secondo la tradizione, Pietro avrebbe celebrato la prima messa tarantina. È conosciuto come la ‘Columna Sancti Petri’ ed è oggi conservato pressa la Chiesa del Carmine. Nel complesso di San Domenico, costruito sui resti un di un tempio greco nell’area dell’acropoli, troviamo la chiesa di San Pietro Imperiale, costruita intorno al X secolo, con le statue di San Pietro e Paolo. Molte altre testimonianze ancora sono presenti in questa città.

– Chiesa di San Pietro Mandurino, Manduria

San Pietro di Bevagna (Marina di Manduria), è a metà strada tra Taranto e Gallipoli. Qui sorge l’antichissima chiesetta di San Pietro Mandurino, che un’antica iscrizione dedica all’apostolo, con colonne scavate nel tufo e affreschi paleocristiani. Da Manduria a San Pietro in Bevagna si svolge da tempi antichissimi una processione che intende ricordare lo sbarco dell’apostolo dovuto, secondo la tradizione, ad un naufragio. Di fatto, a pochi metri dalla costa sul fondo marino, nei pressi della foce del fiume Chidro, sono visibili ventitré sarcofagi di marmo, di fattura romana risalenti, secondo una recente datazione, al III secolo della nostra era. Il carico sarebbe stato molto probabilmente destinato al mercato di Roma. La tradizione voleva che si trattasse dell’imbarcazione su cui arrivava Pietro, alimentata dal fatto che il luogo era spesso tappa obbligata per gli antichi naviganti per fare rifornimento.

– San Pietro di Bevagna, Sarcofagi del III secolo d.C.
– Chiesa di San Pietro in Bevagna
– Fonte battesimale. Chiesa di San Pietro in Bevagna

Nella chiesetta costiera di San Pietro in Bevagna, un santuario dedicato a San Pietro (addossato ad una torre di avvistamento cinquecentesca) sono conservati nella cripta il ‘Fonte battesimale’ di San Pietro e la ‘Pietra dell’altare’ su cui avrebbe celebrato le messe. Inoltre, in una nicchia, sono visibili simboli petrini in argento (barca del pescatore, la croce papale, la mitra e le chiavi). Tra la chiesa di San Pietro Mandurino e la necropoli preromana, è stata rinvenuta una lapide che è stata datata di circa duemila anni, con incisa la scritta “PETRO VI.SI.ET.” (“A Pietro sia la vita eterna”) con accanto l’ancora, simbolo cristiano.

Nei pressi del fosso Canale dei Samari, a poca distanza da Gallipoli, troviamo la chiesa di San Pietro dei Samari costruita nel secolo XII. Qui Pietro celebrò messa, battezzò e nominò il discepolo San Pancrazio, primo vescovo di Gallipoli. Questo tempio, molto importante nel XVI secolo, fu meta di pellegrinaggi. Oggi purtroppo è ridotto a un rudere.

Anche la comunità cristiana di Otranto sarebbe stata fondata da Pietro, dove avrebbe eretto la prima chiesa, come attestava un’antica iscrizione in greco, oggi perduta, all’esterno della chiesa bizantina di San Pietro di Otranto.

– Masso di San Pietro. Chiesa Madre dei SS. Pietro e Paolo, Galatina

San Pietro in Galatina: qui avrebbe transitato Pietro nel suo viaggio verso Roma, dove si sarebbe riposato su un masso che attualmente si conserva in una cappella della Chiesa Madre dedicata ai SS. Pietro e Paolo. La chiesa è barocca con rifacimenti posteriori, dove un ciclo di affreschi rappresenta la vita dell’apostolo. Il culto do San Pietro era molto forte di questo luogo, come dimostra il nome del toponimo, che solo dopo l’Unità d’Italia passò a chiamarsi semplicemente Galatina. Ma le chiavi del vicario di Cristo continuano ad essere presenti nello stemma del paese.

– Ara di Minerva. Santuario Santa Maria de Finibus Taerre, Castrignano del Capo
– Pozzo di San Pietro. Giuliano di Lecce

Anche a Castrignano del Capo, presso Santa María di Leuca, la tradizione vuole che approdasse Pietro. Qui trovò un tempio pagano dedicato a Minerva che avrebbe convertito al cristianesimo dedicandolo alla madre di Cristo, il santuario Santa Maria ‘de Finibus Terrae’. Nel suo interno è ancora conservata ‘l’ara di Minerva’ un blocco di pietra con incavo per le offerte alla dea, testimonianza del precedente culto pagano. La prima costruzione del santuario risale al IV secolo con numerosi rifacimenti posteriori, avendo subito numerose distruzioni. Nella vicina frazione di Giuliano di Lecce, la chiesa di San Pietro a Giuliano ricorda che Pietro, nel suo passaggio, avrebbe riportato in vita un defunto. La chiesa sarebbe sorta vicino a un pozzo dove l’apostolo si sarebbe dissetato. E’ il pozzo di San Pietro, attualmente coperto da una grata e protetto da un recinto di ferro. Poco distante, a Salignano, si trova la grotta di San Pietro, una grotta rupestre dove Pietro avrebbe trovato rifugio dalle persecuzioni romane.

A questi luoghi potremmo aggiungerne molti altri, nonché molte tradizioni popolari, eventi e cerimonie religiose legate al culto del santo che affondano le loro radici nei secoli e che continuano ad essere più vive che mai.

—–

1.- Per saperne di più sulla presenza di San Pietro a Roma, invito alla lettura dei seguenti articoli: ‘Le reliquie di San Pietro’, ‘Quando Pietro incontrò Simon Mago a Roma’, ‘Le catene di San Pietro’, ‘Dove fu martirizzato San Pietro?’, ‘Dov’è la cattedra di San Pietro?’. E per l’episodio di ‘Quo Vadis’: ‘Sapevi che esistono le impronte dei piedi di Cristo?.

2.- Per questo motivo il commercio di cose sacre prende di nome di ‘simonia’.

——

Per saperne di più consulta il sito ‘La via petrina’

La “Mensa Christi”

26 mercoledì Ott 2022

Posted by Nicoletta De Matthaeis in Curiosità, Pellegrinaggi, Reliquie

≈ 1 Commento

Tag

Lago Tiberiade, Mensa Christi, Nazareth, Pesca miracolosa, San Pietro, Tabgha, Tavola di Cristo

La “Mensa Christi”. Puedes leer este artículo en español abriendo este enlace

La Mensa Christi, o Tavola di Cristo, è un blocco di pietra calcarea sul quale, secondo la tradizione, cenò Cristo con gli apostoli dopo la sua resurrezione, dopo l’episodio di Emmaus. Si trova in una chiesa dal nome omonimo nel quartiere arabo di Nazareth, molto vicina alla chiesa dell’Annunciazione.

Continua a leggere →

Sulle orme degli apostoli: le reliquie di San Pietro

20 venerdì Dic 2019

Posted by Nicoletta De Matthaeis in Reliquie

≈ 29 commenti

Tag

Ager Vaticanus, Basilica Costantiniana di San Pietro, Domine Quo Vadis, Giuseppe Valadier, Margherita Guarducci, Muro rosso, Nerone, Persecuzione cristiani, Reliquari, Reliquie, San Pietro, Trofeo di Gaio

Tras las huellas de los apóstoles: las reliquias de San Pedro. Puedes leer este artículo en español abriendo este enlace

San Pietro. Arnolfo di Cambio, 1300 circa. Basilica di San Pietro in Vaticano

Pietro arrivò a Roma verso l’anno 54, dove regnava Nerone (anche se la tradizione fa risalire il suo arrivo al tempo dell’imperatore Claudio1). A Roma, esistevano già delle comunità cristiane, che i romani confondevano con quella ebraica -o le consideravano come una setta della stessa- già espulse dall’imperatore Claudio, predecessore di Nerone, perché, secondo parole di Svetonio, istigate da Cristo, provocavano molti tumulti. Ma tornarono dopo la morte dell’imperatore.

Continua a leggere →

Quando Pietro incontrò Simon Mago a Roma…

04 lunedì Feb 2019

Posted by Nicoletta De Matthaeis in Curiosità

≈ 14 commenti

Tag

Ariccia, Atti di Pietro, Fontana delle tre cannelle, Ludovico Carracci, Pierre-Charles Trémolière, Pompeo Batoni, Samaria, San Filippo, San Pietro, Santa Maria degli Angeli, Simon Mago, Simonia

Cuando Pedro encontró a Simón Mago en Roma…. Puede leer este artículo en español abriendo este enlace

L. Carracci. La caduta di Simon Mago (1603) – Museo di Capodimonte, Napoli

«Vi era da tempo in città un tale, di nome Simone, che già praticava la magia e faceva strabiliare gli abitanti della Samaria, spacciandosi per un grande personaggio. A lui prestavano attenzione tutti, piccoli e grandi, e dicevano: “Costui è la ‘potenza di Dio’, quella che è chiamata Grande”. Gli prestavano attenzione, perché per molto tempo li aveva stupiti con le sue magie.»  (Atti degli Apostoli, 8, 9-11)

Continua a leggere →

Dove fu martirizzato San Pietro?

27 venerdì Dic 2013

Posted by Nicoletta De Matthaeis in Curiosità

≈ 28 commenti

Tag

Ager Vaticanus, Alessandro VII, Basilica di San Pietro in Vaticano, Bramante, Circo di Caligola, Circo di Nerone, Gianicolo, Inter duas metas, Martirio, Meta Remi, Meta Romuli, Mons Aureus, Nerone, Piramide Cestia, Pistacia Terebinthus, Romolo e Remo, San Pietro, San Pietro in Montorio, Santa Maria in Traspontina, Terebinthus Neronis, Terebinto, Via Alessandrina

¿Dónde fue martirizado San Pedro?                                                              Puedes leer este artículo en español abriendo este enlace

Masaccio_crocefissione_di_san_pietro

Masaccio. Crocifissione di San Pietro (1426). Staatliche Museen, Berlino

Se andate al Gianicolo, che per i non romani diremo che è una collinetta dietro il Vaticano dalla quale si può godere uno stupendo panorama della Città Eterna, prima di arrivare in cima in cima, dove c’è la statua di uno dei nostri più amati eroi, Garibaldi, troverete la chiesa di San Pietro in Montorio. I romani chiamavano ‘Mons Aureus‘, da cui Montorio, monte dorato, la parte Sud del Gianicolo, per il colore giallo delle sue sabbie.

Continua a leggere →

Andar per miracoli, ovvero le reliquie di Roma

20 venerdì Set 2013

Posted by Nicoletta De Matthaeis in Letteratura

≈ 24 commenti

Tag

Andar per miracoli, Catene di San Pietro, Città Eterna, colonna della flagellazione, Crociate, culto delle reliquie, Edizioni Intra Moenia, pellegrinaggi, Reliquie, reliquie della passione, reliquie di Roma, Roma, Sacra culla, San Giovanni in Laterano, San Paolo, San Pietro, Santa Croce in Gerusalemme, Santa Maria Maggiore, Santa Prassede, Tavola dell’Ultima Cena


reliquie_copertina

E’ appena stato pubblicato il mio libro ‘Andar per Miracoli. Guida all’affascinante mondo delle reliquie romane’, tutto dedicato alla Città Eterna. Il libro sarà distribuito nelle librerie romane a novembre e sarà anche disponibile on-line (vedi recensione).

A volte uno pensa come cambiano le cose e come la vita non sai mai quali sorprese ti prepara. Certo, altrimenti non sarebbero sorprese.

Non mi ero mai occupata di reliquie. Non era qualcosa che richiamasse particolarmente la mia attenzione. Oltre a questo, devo dire con sincerità che non sono mai stata una cima nell’arte della scrittura. Però ho sempre avuto un grande amore per Roma, la mia città, condivisa pienamente da mio marito.

Da quando vivo in Spagna, ogni volta che tornavamo a Roma per qualche giorno era come tornare da turisti. Potevo permettermi il lusso di godermi la città senza dover sopportare la sua grande disorganizzazione e caos a cui invece sono sottoposti i pazienti romani quando hanno qualche problema di normale amministrazione da risolvere.

Cominci quindi a ripercorrere i luoghi più emblematici. Non puoi andartene da Roma senza rivisitarne per lo meno un paio, come per esempio Fontana de’ Trevi o Piazza del Popolo. Poi poco a poco ti allontani dai luoghi più turistici per scoprirne degli altri, meravigliosi e poco conosciuti specialmente da chi abita a Roma. E così comincia la ‘riscoperta’ della città.

Continua a leggere →

San Marco, l’artefice della Serenissima

05 lunedì Ago 2013

Posted by Nicoletta De Matthaeis in Reliquie

≈ 15 commenti

Tag

Alessandria, Aquileia, arte, Bisanzio, Bono da Malamocco, Bucoli, Franchi, Grado, Isole Rialtine, Leone di San Marco, Longobardi, Particiaco, Pax tibi Marce Evangelista Meus, Reliquie, Rustico da Torcello, San Marco, San Pietro, Santa Claudia, Sant’Ermagora, Serenissima, Sinodo di Mantova, Storia, Tintoretto, Trafugamento corpo San Marco, Traslatio Sancti Marci, Venezia

San Marcos, el artífice de la “Serenissima”                                         Puedes leer este artículo en español abriendo este enlace
Leone San Marco

Nel IX secolo, la nascente Repubblica di Venezia nata in territori greco-bizantini soggetti all’Esarcato di Ravenna, fino alla conquista longobarda del 751, e poi al dominio dei franchi dal 774 in poi, stava attraversando un difficile momento nel quale aveva bisogno di affermare la sua indipendenza dall’Italia carolongia e dall’Impero Bizantino senza però troncare i rapporti. Si trattava di trovare un difficile equilibrio. Con l’Impero Bizantino il pericolo era minore dovuto alla distanza. Invece i franchi erano molto più vicini e già in un’occasione tentarono di conquistare il controllo politico e militare della laguna veneta senza successo. Abbandonarono quest’idea, ma non quella di esercitare il controllo ecclesiastico sulla zona.

Continua a leggere →

Il Santo Calice di Valencia

22 lunedì Lug 2013

Posted by Nicoletta De Matthaeis in Reliquie

≈ 31 commenti

Tag

Antonio Beltrán, Benedetto XVI, British Museum, Calderone di Gundestrup, Calice di Antiochia, Calice di Ardagh, Calice di Nanteos, Canone Romano, Catari, Cenacolo, Coppa di Hawstone Park, Giovanni Paolo II, Giuseppe d'Arimatea, Huesca, Janice Bennet, Longino, Parsifal, Patrimonio dell’Umanitá, Persecuzioni Imperatore Valeriano, Pirenei, Precelio, Preghiera Eucaristica, Reliquie, Robert de Boron, Roma, Rosacrociani, Sacro Catino di Genova, San Donato, San Lorenzo, San Marco, San Pietro, Sangue di Cristo, Santo Calice, Santo Graal, Sisto II, Templari, Ultima Cena, UNESCO, Valencia, Wagner

El Santo Cáliz de Valencia                                                                                               Puedes leer este artículo en español abriendo este enlace
Santo Graal Valencia

Il calice dell’Ultima Cena, conosciuto anche come il Santo Graal, ha ispirato un’abbondante letteratura nel Medioevo, che poi è stata ripresa con grande forza in questi ultimi vent’anni.

Secondo la tradizione britannica, basata sull’opera di Robert de Boron, fu utilizzato da Giuseppe d’Arimatea per raccogliere il sangue di Cristo che uscì dal suo costato per effetto del colpo di lancia inferto da Longino. Giuseppe d’Arimatea l’avrebbe successivamente portato in Inghilterra entrando così a formar parte del ciclo arturiano.

Ma questa non è l’unica versione e le tradizioni su chi sia entrato in possesso del calice si sovrapppongono. In ogni caso, per catari, templari e rosacrociani, e per l’esoterismo in generale, questa reliquia aveva un’enorme trascendenza. Anche Wagner gli ha dedicato la su opera ‘Parsifal’.

Continua a leggere →

I quattro pilastri della cupola di San Pietro

04 lunedì Mar 2013

Posted by Nicoletta De Matthaeis in Arte

≈ 58 commenti

Tag

Acaia, arte, Barocco, Basilica Sessoriana, Bayazid, Bernini, Bolgi, calvario, Carrarino, Cristo, croce decussata, croce di Sant’Andrea, Duquesnoy, Gesù, Innocenzo VIII, Longino, Mochi, Paolo VI, Patrasso, Pio II, Reliquie, Reliquie insigni, Roma, San Pietro, Santa Croce in Gerusalemme, Santa Lancia, Sant’Andrea, Sant’Elena, scultura, Urbano VIII, Vaticano, Vera Croce, Veronica

Los cuatro pilares de la cúpula de San Pedro.                                         Puedes leer este artículo en español abriendo este enlace.

Interno San PietroA San Pietro in Vaticano, nei quattro piloni che sorreggono la cupola, ci sono altrettante nicchie che danno accesso a delle cappelle che furono progettate per custodire le reliquie piú importanti della basilica, se escludiamo i resti dell’apostolo San Pietro che sono nella Necropoli Vaticana in corrispondenza con l’altare maggiore della basilica. Ognuna di queste nicchie è occupata da un’enorme statua di piú di tre metri, oltre al piedistallo, che ci indica qual era la reliquia custodita nella rispettiva cappella. Al di sopra delle statue sono visibili le logge utilizzate per l’esposizione delle reliquie. L’accesso alle logge è permesso solo ai canonici della basilica, che sono anche incaricati delle ostensioni. Le statue, commissionate da Urbano VIII (1623-1644) rappresentano:  la Veronica, Sant’Elena, San Longino e Sant’Andrea. Tutte furono create grazie ad un’idea di Bernini ma l’artista ne realizzò solo una.

Continua a leggere →

Dov’è la cattedra di San Pietro?

29 martedì Gen 2013

Posted by Nicoletta De Matthaeis in Storia

≈ 33 commenti

Tag

arte, basilica constantininana, Bernini, Carlo il Calvo, cathedra Petri, cattedra, Clemente VII, Damaso I, Domus Ecclesiae, fatiche di Ercole, Giovan Battista de Rossi, Giovanni VIII, Gloria di Bernini, intronizzazione papi, Pudente, Reliquie, Roma, San Pietro, Santa Pudenziana, sedia curule, sedia gestatoria, Titulus Pudenti, Vaticano

¿Dónde está la cátedra de San Pedro?                                                          Puedes leer este artículo en español abriendo este enlace

Durante il periodo di tempo in cui visse a Roma San Pietro fu ospitato in diverse case, fra le quali ricordiamo la casa di Pudente, senatore romano convertito al cristianesimo. La sua era una Domus Ecclesiae, che era come si chiamavano le case dei cristiani utilizzate anche come luogo di culto e di riunione.

Cattedra Bernini particolareLa chiesa di Santa Pudenziana di Roma, dal nome di una delle figlie di Pudente, si erge proprio sopra la casa di questo senatore, conosciuta anche come Titulus Pudenti, i cui resti potranno essere visitati non appena saranno ultimati i lavori di restauro. In questa casa Pietro amministrava il battesimo e celebrava l’eucarestia. Qui probabilmente scrisse la sua prima Epistola ai cristiani dispersi nelle provincie dell’Asia minore. Diciamo, quindi, che qui ebbe il suo “quartier generale”. Si dice che Pietro per amministrare i sacramenti utilizzasse una sedia gestatoria, ossia portatile, la Cathedra Petri, che successivamente fu fatta portare a San Pietro in Vaticano da papa Damaso I (366-384), e fu collocata nel battistero della primitiva basilica costantiniana. Questa cattedra venne utlizzata per secoli per l’intronizzazione di un nuovo pontefice.

Continua a leggere →

← Vecchi Post

Articoli più letti/Artículos más leídos

  • La Pietra Nera
    La Pietra Nera
  • La grotta della Natività
    La grotta della Natività
  • La vestimenta de Cristo (1) – La túnica sagrada de Tréveris
    La vestimenta de Cristo (1) – La túnica sagrada de Tréveris
  • La Piedra Negra
    La Piedra Negra
  • La sacra culla
    La sacra culla
  • La casa di Maria a Nazareth
    La casa di Maria a Nazareth
  • L'altare d'oro di Sant'Ambrogio
    L'altare d'oro di Sant'Ambrogio
  • Sulle orme degli apostoli: le reliquie di San Pietro
    Sulle orme degli apostoli: le reliquie di San Pietro
  • Carlo Magno: un santo?
    Carlo Magno: un santo?
  • La sangre de San Jenaro: ¿milagro o truco?
    La sangre de San Jenaro: ¿milagro o truco?

Nuova pubblicazione!!. Conosci sette reliquie ‘speciali’

Sette reliquie 'speciali'

Categorie

  • Artículos en español (151)
  • Arte (33)
  • Curiosità (45)
  • Letteratura (8)
  • Pellegrinaggi (20)
  • reliquiari (27)
  • Reliquie (126)
  • Storia (43)
  • Uncategorized (15)
  • Varie (2)

Articoli recenti

  • Perché un oratorio è chiamato anche cappella?
  • ¿Existe el Purgatorio?
  • Le catacombe (7): Le catacombe nel mondo
  • Guru Granth Sahib: El libro sagrado de los Sijs
  • Le catacombe (6) – Le catacombe d’Italia
  • La columna de Simeón Estilita
  • Le catacombe (5): Le catacombe di Roma
  • El culto de Carlomagno en Girona
  • Le catacombe (4): Il culto dei martiri
  • San Luis de los Franceses: ¡más allá del desmembramiento!

Statistiche del Blog

  • 1.595.937 visite

Diritti d’autore

Licenza Creative Commons
Quest' opera è distribuita con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Unported.
Follow Reliquiosamente on WordPress.com

Blog su WordPress.com.

  • Abbonati Abbonato
    • Reliquiosamente
    • Unisciti ad altri 367 abbonati
    • Hai già un account WordPress.com? Accedi ora.
    • Reliquiosamente
    • Abbonati Abbonato
    • Registrati
    • Accedi
    • Segnala questo contenuto
    • Visualizza sito nel Reader
    • Gestisci gli abbonamenti
    • Riduci la barra
 

Caricamento commenti...